[in alto: Simone Lucciola visto da se stesso, Ciro Fanelli, Alex Tirana, Hurricane Ivan]
[in basso: Simone Lucciola tout court]

martedì 4 ottobre 2016

Il Trittico del Mary Rock

Lucciola studios a pieno ritmo e regime da qualche tempo: ma per tenere aggiornato costantemente il blog durante l'indefessa produzione, pubblico intanto un paio di lavori di questa fine estate, ancora dalla serie rockers ad acrilici. Trittico cosiddetto del Mary Rock:

1) Ascoltando Aftermath, Beggars Banquet, GP, Grievous Angel e altri classiconi Stones related, fuori la 1/3 per il Mary Rock Scauri. I più svegli vi riconosceranno l'iconico Brian Jones, che - diciamocelo pure - era veramente un genio, l'unico genio autentico all'interno della linguacciuta band, follia inclusa. Ciò non toglie che non scrivesse canzoni e non sia stato, di conseguenza, insostituibile, ma sticazzi anche di questo. Enjoy Godstar!


2) It is obvious: Barrett. Avanti anni luce su tutte le ruote e tutte le costellazioni, per me non è quello dai vestiti sgargianti, ma quello scarmigliato all black con l'eyeliner e lo sguardo che proietta immagini in differita ormai da altre galassie. Pin-up 2/3 per il Mary, iniziata e finita in una domenica, ascoltando "Baby Lemonade" e bevendo un Elefante Effervescente.


3) Su sfondo plumbeo, il Signor Nicola Caverna, Nick Cave di fine '80, a conclusione del trittico. Praticamente impossibile rendere questi colori in scansione, ci ho qui provato con fortuna alterna. Un punto a favore per il buon Andrea Polidoro, che si aggiudica l'originale.

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